Una nota dell'editore sul nostro rapporto, "Riconoscimento facciale"

Sebbene non abbiamo intervistato la signora Buolamwini davanti alla telecamera per questo segmento, è stata una parte importante della ricerca che abbiamo svolto grazie al suo lavoro in questo campo. Siamo stati l'ultima volta in contatto con la signora Buolamwini a febbraio. Mentre continuavamo a riferire, abbiamo affinato la nostra attenzione sulla tecnologia di riconoscimento facciale che le forze dell'ordine stanno attualmente utilizzando per identificare i sospetti ed effettuare arresti e, soprattutto, sulla mancanza di linee guida nazionali consolidate sull'uso della tecnologia. Abbiamo anche sottolineato il ruolo umano in questo processo - il personale di polizia incaricato di interpretare i risultati del riconoscimento facciale - così come due uomini che hanno affermato di essere stati arrestati ingiustamente. Solo questo ha richiesto tutto il tempo che avevamo per raccontare questa storia in modo chiaro e corretto.

Detto questo, siamo molto grati alle dozzine di fonti - fuori e davanti alla telecamera - che ci hanno aiutato a sviluppare e mettere a fuoco questo segmento, ma non sono state citate per nome. Come per tutti i nostri reportage, abbiamo parlato con una vasta gamma di persone, inclusi alcuni dei principali pensatori e ricercatori del settore, come la signora Buolamwini.